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Quota di rinnovo dal seco: cos’è e come evitarla

Quota di rinnovo dal seco: cos’è e come evitarla

Ti è mai capitato, leggendo lo storico dei pagamenti della tua carta di credito, di trovare degli spostamenti con delle diciture che non riesci a identificare subito?

Spesso capita quando acquisti online verso siti di Paesi extraeuropei oppure ci sono delle voci inaspettate.

Una di queste può essere ‘quota di rinnovo dal seco’.

Se cerchi in rete ci sono molti utenti che si lamentano di trovare questa voce nello storico dei pagamenti e non sanno dove andare a cercare risposte.

In questo articolo chiariamo ogni dubbio a riguardo e parliamo anche di qualche trucco su come evitare questa spesa.

Cos’è la quota di rinnovo dal Seco

Dopo una breve ricerca in rete avrai trovato nei forum diverse persone che si lamentano che nello storico della propria carta di credito si siano trovati la voce ‘quota di rinnovo dal seco’ e quindi hanno dovuto erogare denaro non di propria volontà. Però non sei riuscito a trovare nessun risultato che ti faccia capire di cosa si tratta.

Di fronte ad un pagamento non autorizzato è facile andare subito in paranoia, dal momento in cui si può pensare che il proprio conto sia stato hackerato, qualcuno abbia fatto un doppione della tua carta e quindi adesso la sta sfruttando. Ci sono mille ipotesi e spesso la fantasia galoppa.

Ma non avere di questi pensieri, la quota di rinnovo dal seco è un pagamento automatico al quale peraltro hai sicuramente acconsentito solo perché hai la carta di credito. La quota di rinnovo dal seco infatti non è altro che il 
pagamento del canone annuale per il rinnovo della carta di credito, che avviene a partire dal secondo anno di utilizzo o più avanti, a seconda delle modalità contrattuali con la tua banca.

Pertanto se trovi questa voce nello storico dei tuoi pagamenti
non preoccuparti di nulla perché è assolutamente normalissimo. Indubbiamente non si tratta di un pagamento non autorizzato. Infatti nel momento in cui ti rechi in banca a stipulare il contratto per la tua nuova carta di credito si da per scontato che tu abbia letto tutte le clausole nelle quali è compreso il costo di attivazione e il canone annuo per il mantenimento della stessa. La Banca è infatti obbligata per legge a riportare chiaramente tutte le indicazioni dei pagamenti.

Carte gratuite che consigliamo

Perché la dicitura ‘quota di rinnovo dal seco’?

Potrai chiederti perché nello storico dei movimenti della carta di credito il pagamento della quota annuale venga presentato come ‘quota di rinnovo dal seco’ e non con altri nomi.

Questo dipende molto dall’istituto finanziario di riferimento. In genere le banche più accorte ai propri clienti tendono a essere chiare e trasparenti anche nei minimi dettagli delle proprie funzionalità, tant’è vero che la appunto il canone annuo nello storico viene presentato come ‘Spesa quoto di rinnovo’ oppure ‘Canone annuo’ e così via. Tuttavia non mancano gli istituti come ad esempio Unicredit che presentano la dicitura sotto il nome di ‘quota di rinnovo dal seco’. Ma nella pratica dei fatti questo è solo un dettaglio linguistico, in quanto si tratta sempre dello stesso tipo di pagamento.

Risolvi e scegli una carta gratuita

Come evitare di pagare la quota di rinnovo?

Diciamolo fin da subito: non esiste un modo per scampare a questo pagamento. Se il contratto della tua Banca prevede una spesa annuale per il mantenimento della tau carta di credito devi pagare per forza, altrimenti semplicemente non puoi più utilizzare la tua Carta.

Tuttavia se non ti va di spendere una cifra annua (che ricordiamo cambia spesso in funzione della legge fiscale a ogni inizio anno) allora puoi scegliere un conto di credito che abbia le spese di mantenimento molto basse se non pari a zero.

Offerte del genere sono difficili da trovare negli istituti di credito classici e tradizionali, cioè le Banche con sedi fisiche.

Al contrario però puoi rivolgerti presso i conti virtuali. Le Banche virtuali non hanno nessuna (o comunque poche) sede fisica sul territorio e questo permette loro di abbattere i costi sul conto dei propri clienti, fra cui appunto la quota di rinnovo del seco che è quasi sempre gratuita.

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