Banca N26, la storia
Oggi la conosciamo come N26, ma per pochi mesi, esattamente dall’Aprile del 2016 a Luglio dello stesso anno, è uscita nel mercato bancario con il nome di Number26, in concomitanza della prima iniezione importante a livello finanziario, arrivata da Valar Ventures, di cui fa parte Peter Thiel, uno dei padri di PayPal, pari a 10 milioni di Euro.
Nel Luglio del 2016, grazie al benestare di BaFin, l’autorità Tedesca di controllo, ha iniziato a svolgere attività come una vera e propria banca, può essere quindi definita oggi una banca diretta, che offre cioè servizi senza ausilio di entità esterne ad essa. Mentre nei mesi precedenti si appoggiava a Wirecard. E’ a questo punto che ha cambiato il suo nome in N26 Bank.
A Novembre 2016, previo rapido preavviso, gli utenti dei vecchi conti sono stati trasferiti presso la nuova infrastruttura, nella quale gli è stato assegnato un nuovo iban, mentre i vecchi conti Wirecard, sono stati chiusi definitivamente.
A Dicembre 2016 N26 rende i suoi conti disponibili in 17 Paesi della Zona Euro.
A Marzo 2018, mese in cui annuncia il raggiungimento di 850.000 clienti attivi, raccoglie 160 Milioni di Dollari da Allianz X e Tencent.
A Gennaio 2019, supera Revolut come Banca, grazie a un altro round in cui raccoglie 300 Milioni di Dollari da Insight Venture Partners.
A Giugno 2019 arriva l’annuncio del raggiungimento di 3 Milioni e mezzo di utenti a livello Globale.
A Luglio 2019, diventa disponibile anche negli Stati Uniti.